In questa sezione pubblichiamo gli articoli che riguardano la malattia del corpo e i metodi naturali per tornare in salute.

Dato che i vaccini anti Covid si sono dimostrati (per ammissione delle stesse autorità mediche) non sicuri (ossia non è detto che proteggano dalla malattia) e comunque ad effetto limitato (dopo alcuni mesi non proteggono più), il mondo farmaceutico sta pensando a proporre un vaccino ogni anno (ossia sempre diverso), da abbinare al vaccino per l’influenza (che non cambia molto da un anno all’altro). Le case farmaceutiche propongono la vaccinazione obbligatoria per tutti, anche dei bambini, ma questa sarà una scelta dei politici, non dei mercanti in medicine.

L’Organizzazione Mondale della Sanità (OMS) ha firmato un accordo amministrativo con la Unione Europea per utilizzare la tecnologia messa a punto dall’esperimento fatto dall’Italia con il Green Pass obbligatorio. L’obbligatorietà in Italia è stata motivata dal pericolo di morire per chi si ammalava di Covid (lo disse Mario Draghi nel comunicare le motivazioni dell’obbligo), ma non è attualmente nelle intenzioni dei politici in Europa o nel mondo. Era necessario imporre il Green Pass in Italia per avere un campione molto esteso per fare l’esperimento della tecnologia di verifica e controllo. Ossia, se fosse stato facoltativo solo pochi italiani l’avrebbero fatto.

Cosa intende fate la OMS con questa tecnologia derivata dall’esperimento fatto in Italia, probabilmente in cambio di un aiuto economico di quasi 200 miliardi, che nessun altro Paese ha ricevuto? Per capirlo bisogna capire cosa faranno a partire dal 2025 nella provincia Autonoma di Trento:  lo chiamano in Inglese Digital Wallet, ossia Portafoglio Elettronico. In pratica, verrà creata una applicazione da scaricare sugli smartphones (per chi lo vuole) nella quale inserire manualmente la propria carta di identità la propria patente, la tessera sanitaria e ogni altro documento personale che si ritiene utile avere in formato elettronico, come i certificati di vaccinazione, le esenzioni del ticket sanitario, il tipo di sangue, le eventuali allergie o altre peculiarità relative alla propria salute, la dichiarazione di Fine Vita (se accettare o no interventi medici salva vita), la dichiarazione sulla donazione degli organi, e così via. Insomma, un “portafoglio” elettronico che sostituisce molti documenti cartacei.

Questa applicazione potrà essere usata dall’amministrazione sanitaria per sapere facilmente chi è vaccinato, con quali vaccini e per quali malattie. Nei Paesi dove alcune vaccinazioni sono obbligatorie, come è in Italia per 10 malattie infantili, questo sistema permetterà di sapere facilmente chi ha fatto vaccinare i figli e chi no, per mettere in atto “informazioni persuasive”, che spiegano perché è saggio decisione di farli vaccinare, e di “informazioni dissuasive”, che illustrano le sanzioni amministrative che saranno comminate, come il diniego di iscrizione agli asili pubblici e la multa da pagare per aver iscritto il figlio a scuola senza che sia stato vaccinato. Ad oggi infatti nessuna vaccinazione in Italia è veramente imposta dalla legge: non verranno a casa i carabinieri per vaccinare i figli, come avveniva nel 1905 negli Stati Uniti. Ma chi si rifiuta andrà incontro a sanzioni amministrative e pecuniarie.

Nessun “marchio della bestia” in vista, dunque, ma certo un ulteriore allontanamento dalla saggezza della natura, a favore della fantomatica Intelligenza Artificiale. Cosa accadrà se il sistema computerizzato si ferma per mancanza di elettricità o per un virus malignamente inserito da qualche male intenzionato? Si fermerà tutto: come quando al supermercato le casse elettroniche non funzionano e bisogna aspettare che vengano riparate. 

Renato Marini

 

Foto di Clker-Free-Vector-Images da Pixabay

Domanda: Buongiorno,
chiedo se sia possibile trattare l’argomento in oggetto. Durante l’estate scorsa ho intrapreso un viaggio in bici. Ogni giorno, per 36 gg consecutivi, ho pedalato dalle 8 alle 11 ore effettive percorrendo, di media, 150 km con 1000/1300 metri di dislivello in salita. Mentre sono riuscito a mantenere l’equilibrio mentale e a  migliorare quello spirituale, quello alimentare non l’ho saputo gestire. La mia alimentazione, a casa, segue nella maggioranza dei casi i dettami Costacurtiani, ma COSA, QUANTO e soprattutto QUANDO mangiare durante un continuo sforzo fisico mi ha messo in difficoltà. Di conseguenza questo problema ha messo in situazione critica anche l’apparato emuntorio intestinale. Pensando di aver esposto le motivazioni per la mia richiesta, sempre che si possa trattare dal punto di vista naturalistico, ringrazio e invio cordiali saluti.

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Rispondo alla tua domanda riguardo alla gestione alimentare in un viaggio in bicicletta.

Se affrontiamo la questione dal punto di vista igienistico-naturale, mi viene da pensare che forse hai chiesto troppo al tuo organismo. Il nostro corpo, quando noi esageriamo, ci manda dei messaggi: dolore ai muscoli, mal di testa, problemi digestivi e via dicendo. Sta a noi interpretare questi segni che ci vengono inviati anche quando i segnali mentali e spirituali sono soddisfacenti.

A volte potrebbe essere necessario rivedere il kilometraggio giornaliero, ridurre le difficoltà oppure prevedere dei pomeriggi o giornate di pausa, magari alternando attività diverse: passeggiate, visite a città/musei, chiacchierare con persone del luogo, ecc, nutrendo così anche la mente con sensazioni piacevoli ed appaganti.

Dal punto di vista alimentare, il solo regime costacurtiano non può bastare, nel senso che in una situazione di sforzo intenso e prolungato non si può mangiare solo in maniera dissociata e prevalentemente cruda, non sarebbe possibile ricavare l’energia sufficiente per il corpo/motore.

Per il lavoro muscolare e per produrre calore ed energia è fondamentale l’utilizzo dei carboidrati semplici e composti. Durante l’attività bisogna bere acqua, prima che ci venga la sete vera e propria.

Una possibile alimentazione potrebbe essere: colazione al mattino inserendo zuccheri e carboidrati facilmente digeribili, yogurt con cereali (se gradito) e una bevanda calda a seconda dei gusti.

Durante l’attività del mattino, consumare uno o più snack di frutta di stagione alternandola con frutta secca o essiccata, (ottime le banane che riducono la probabilità di crampi, mandorle, uvetta o fichi secchi e così via).

Se fa caldo, a pranzo è preferibile reidratarsi con una insalata mista, pane e una proteina come fai normalmente tutti i giorni. Se è freddo va benissimo una zuppa di verdure, cereali, o legumi.

Pomeriggio snack di frutta come al mattino per non arrivare all’ora di cena affamato e sfinito. Se capita, significa che il corpo ha già dato fondo alle sue risorse e sta attingendo alle riserve.

Se puoi, inizia la cena con una insalata mista e aggiungi o verdure cotte con una proteina o un primo piatto con verdure.

La quantità di cibo può variare da persona a persona, dal clima se è freddo o caldo e deve essere rapportata allo sforzo.

Spero di averti risposto, buone pedalate.

 

Daniela Calò, consulente Acnin (1° livello, iridologa)

Serata divulgativa del 19 maggio 2022. Relatore, Renato Marini, consulente iridologo.

Il video si trova all’interno dell’area riservata, nel menu AUDIO/VIDEO – SERATE DIVULGATIVE – CORPO

 

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(clicca sulla foto qui sotto)

Serata divulgativa del 21 aprile 2022. Relatrice Maria Nadia Terrin, Consulente di primo livello (iridologo).

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Serata divulgativa del 6 giugno 2021. Miriam Marini

Principi di base dell’alimentazione naturale per l’uomo

 

Quando si parla di alimentazione si fa quasi sempre un discorso culturale, basato su gusti dei cibi, sulla loro composizione chimica e sul valore calorico quando stanno sul piatto. Raramente si fa un discorso naturale, basato sulla qualità, sulla digeribilità e sulla tossicità dei cibi, una volta che entrano nell’intestino.

Ma la Medicina Naturale Lezaeta-Costacurtiana ha un approccio diverso, peculiare e scientifico (nel vero senso del termine), alla valutazione della qualità degli alimenti. Possiamo dividere questa valutazione in due aspetti:

(A) la qualità degli alimenti
(B) i modi di assunzione dei cibi.

A) La qualità degli alimenti può essere divisa in 3 principi:

    1. grado di tossiemia: ci sono alimenti molto intossicanti, alimenti poco intossicanti e alimenti non intossicanti.
    2. Compatibilità: ci sono combinazioni salutari e combinazioni nocive.
    3. Livello di lavorazione: ci sono lavorazioni molto deleterie, lavorazioni poco deleterie e lavorazioni salutari.

B) I modi di assunzione dei cibi dipendono dalla persona e si possono dividere in 3 principi:

a) grado di salute dell’intestino, da sano a malato.
b) le abitudini alimentari, salutari o deleterie.
c) l’atteggiamento psicologico verso il cibo: facilitante o ostacolante.

Per fare una valutazione scientifica, che tenga conto delle leggi naturali, è necessario tenere in considerazione tutti gli aspetti qui sopra elencati.