In questa sezione pubblichiamo le testimonianze che abbiamo nell’archivio dell’associazione, per lo più lettere scritte a mano o con la macchina da scrivere. Oggi, i soci, possono inviare le loro testimonianze tramite email scrivendo a blo@acnin.it con oggetto: testimonianza. Oppure registrare un file audio o video.

I primi benefici che ho avuto adottando le metodiche della Medicina Naturale di Lezaeta e Costacurta risalgono ai tempi in cui i miei figli erano bambini e curavo la loro febbre e la mia con le sei frizioni e la dieta a base di frutta e guarivamo in un giorno.

Quando avevo il bambino di circa 6-7 mesi che aveva iniziato lo svezzamento, era raffreddato e continuava a gocciolargli il naso, così, per un giorno, gli diedi da mangiare solo mele e guarì in giornata senza portarsi dietro tosse e catarro come di solito avveniva dopo il raffreddore.

Un’ altra esperienza importante l’ho avuta quando poco prima dei quaranta anni non stavo bene e andai da uno dei dottori che erano citati nel libro “La Nuova dietetica” che usavano i metodi di Costacurta. Mi consigliò di fare impacchi con argilla sulla schiena che però non mi diedero nessun beneficio. Allora lessi nel libro di Acharan del bagno di vapore, detto anche “lavaggio del sangue” e così tentai questa ultima pratica che mi rimaneva da provare. Dopo due giorni di “saunetta” dissi alla mia vicina che mi sentivo ringiovanita di 10 anni. Questa pratica del lavaggio del sangue mi è stata utile anche con il problema del nervo sciatico. Almeno una volta all’anno mi succedeva che quando mi abbassavo mi faceva male così facevo due o tre lavaggi del sangue e il problema spariva.

Un altro modo in cui mi sono stati utili i metodi naturali è stato quando verso i 45 anni mi accadeva che dopo aver pranzato mi bruciavano gli occhi. Mi alzavo dalla tavola e mi si appannava la vista così decisi di fare la dieta di frutta di cui avevo tanta paura. La feci per una settimana e il problema non e più esistito.

Molti anni dopo accadeva che finito di lavorare tornavo a casa con la zona lombare che mi faceva male ed anche in questo caso feci la dieta di frutta per una settimana e il problema per molto tempo non si ripresentò.

Poi un giorno che ero in piedi da due ore, sentì nuovamente dolore nella zona lombare senza aver fatto nessuna fatica e venni a sapere che potevano essere i derivati del latte. Questa volta non mi ricordai della dieta di frutta e presi un antinfiammatorio naturale che preparò la mia erborista e smisi di mangiare tutti i derivati del latte e il problema per il 99% non esiste più da dieci anni.

La dieta che facevo non era esattamente come consigliava Costacurta, provavo a seguirla correttamente ma dovendo preparare da mangiare per mio marito e per i miei figli, cadevo in tentazione e così l’unica cosa che non sono riuscita a curare è stato l’intestino. 

Adesso ho 68 anni ma è da quando ne avevo 58 che il mio intestino ha cominciato a fare feci verdi e diarroiche alternate da periodi che sono compatte.  

Ho fatto i fanghi, i bagni genitali e la frizione; per due anni il lavaggio del sangue una volta alla settimana, i fanghi erano freddi quando li tiravo via e così smisi di farli. Il mio intestino non è migliorato, sono nella stessa situazione. Adesso sto provando come dice Corrado Tanzi sul suo canale telegram: estratto di semi di pompelmo e polvere di topinambur. Ho fatto anche la cura con equiseto 30 grammi in 1 litro di acqua per 3 mesi e adesso faccio mezzo litro di tisana con equiseto ortica e calendula. Le mie feci ora sono compatte, non so se è una cosa momentanea ho se durerà. 

Grazie, una vostra socia, Maria Vaianella.

Qualsiasi abitudine consolidata negli anni è un punto fisso che mettiamo nel nostro stile di vita. Rimuovere un’abitudine a favore di altre è sempre problematico, almeno per la mia esperienza personale. Andando avanti con l’età, sono stato costretto a ridurre l’attività fisica: mi piaceva molto correre o fare jogging, usando un termine più moderno! Per me era rilassante e piacevole. Mi dava modo di stare a contatto con la natura e di respirare bene. Dopo trent’anni di attività ho dovuto smettere, per problemi alle articolazioni e alla schiena, se avessi continuato, avrei  pregiudicato la capacità di movimento degli anni futuri. Ho sostituito la corsa, con un po’ di sacrificio, camminando velocemente e con la salita sui colli, che ho dietro casa. Così è stato per le abitudini alimentari. Da quando ho conosciuto la filosofia igienista ho cambiato quasi radicalmente la mia alimentazione. È stata molto dura, all inizio! Il cibo è anche un piacere! Ora, per fortuna, nella nostra società possiamo comperare il cibo che vogliamo, quello che più ci aggrada.

In tempi passati, qui nella mia zona, il piatto di tutti i giorni era la “torta gialla” cioè la polenta, accompagnato sempre da poche povere cose, almeno per la maggior parte della gente di montagna. Come dicevo… all’inizio ero in confusione, non sapevo più cosa mangiare, come combinare gli alimenti, come combinarli in modo corretto per la digestione e soddisfare il palato. È stata una sfida, una ricerca costante per parecchio tempo. Mi sono reso conto però, che dopo un po’ che consumavo i nuovi alimenti, che avevo introdotto, piano piano il  loro gusto entrava nell’ abitudine e davano soddisfazione anche al palato. Dal lato fisico mi sentivo anche molto meglio, meno appesantito specie nelle ore pomeridiane. La mattina la mia bocca era bella “pulita”.
Bisogna tenere duro!
I primi tempi si fa fatica, bisogna metterlo in conto. È difficile ancora oggi, soprattutto quando mi trovo a mangiare con gli amici, ma è anche vero che a volte, un po’ di trasgressione va bene e poi si può recuperare con un pasto a base di frutta o digiunando.
La parola sostituire è la chiave.
Se togliamo un alimento senza sostituirlo con un altro che ci piace e che ci fa bene, si dura poco: si riprende dopo poco tempo a mangiare le cose di vecchia abitudine, annullando così anche lo sforzo fatto. Io, ad esempio, consumo dolci solo in occasioni particolari, per il resto ho trovato soluzione nella frutta dolce, sia secca che fresca, che ha completamente compensato il mio bisogno. Anche mangiare meno pane e farinacei in genere per me è stato un grosso scoglio.
Per compensare, ho iniziato il pasto con una terrina di verdura fresca, mista, con pomodori di stagione e carote che addolciscono un po’ le altre verdure. Prima, ero abituato a mangiarla col pane. I pochi affettati che mangio, li accompagno, non come in passato con il pane ma con delle carote crude. Ho aumentato le verdure stufate, fatte in varie maniere, sempre per ridurre la quantità di farinacei.
Ho un figlio che ha la passione per la palestra e mi dice che bisogna mangiare tante proteine per fare muscoli, così gli ho risposto di osservare i vitelli che pascolano nell’azienda agricola qui vicino che hanno delle cosce enormi e una muscolatura molto pronunciata, eppure mangiano solo vegetali!!! Qualcosa si riesce a modificare nelle abitudini alimentari dei nostri famigliari, ma la  società in cui viviamo ha una spinta forte verso il consumo di alimenti industriali e di farmaci e non è facile far capire che la salute va conservata già negli anni “verdi ” della vita.
Testimonianza di un socio.
Mandate la vostre a blog@acnin.it

MESSAGGIO DALLA REDAZIONE:

Ho scelto l’immagine della gatta che vorrebbe indossare il vestito perché appena l’ho vista mi è sembrata perfetta! Come ha detto Sergio Signori, durante la sua serata divulgativa sulla “Riscoperta del femminile”, ho usato la parte femminile del mio cervello, ovvero l’intuito. Come faccio sempre, del resto, quando voglio creare qualcosa di bello! (bello per me!)
Quando l’ho scaricata, però, non sapevo ancora perché potesse essere giusta ma mi sono fidata perché la sua vista ha attivato dentro di me una sensazione leggera di piacere (fascino) e allegria. Poi, pensandoci un po’ su, perché la parte razionale e logica vuole contribuire al buon operato, ho avuto un’altro breve momento di gioia scaturito da questo ragionamento:
In questo disegno la gatta vuole cambiare il suo modo di essere perché guarda con ammirazione un vestito umano. Ma come può indossarlo? È un cambiamento che va al di là delle sue effettive capacità. Forse dovrei tenere questa immagine per un altro argomento. Mmm….uff…è così bella…e così la mia mente ha trovato la giusta motivazione a questa foto! ed ora la condivido con voi.
Il cervello, da solo, non può modificare le abitudini come un gatto non riuscirà mai a indossare un vestito da solo.
Affinché la gatta possa indossare quel vestitino così carino, ha bisogno di un aiuto esterno, ovvero di un umano che le infili con delicatezza l’abito. Per questo, se vogliamo cambiare alcune nostre abitudini, è necessario aiutare il cervello a modificare le sinapsi, ovvero le abitudini e convinzioni, usando la nostra mente, le emozioni e le azioni. Solo con un aiuto “esterno” potremo cambiare l’interno.

Oggi ho ricevuto una targa di ringraziamento per oltre 30 anni  di vita associativa. Con grande apprezzamento ringrazio quanti hanno desiderato dedicarmi tale targa e mi auguro che, nel mostrarla possa essere di incentivo per coloro che si avvicinano alla cultura della medicina naturale che ho immensamente apprezzato e continuo a seguire con piena soddisfazione a pieni voti.

Rinnovo i miei ringraziamenti sopratutto al dottor/avvocato Manuel Lezaeta Acharan e a seguire il nostro maestro Costacurta Luigi.

Ancona 05.05.2021, Antonino Finazzo

 

Buonasera a tutti dell’ A.c.n.i.n.,

sono Dino vostro associato, sono stato per anni assente dalle pratiche corporali, ritenendomi in salute, ma ora ho dovuto parare il colpo dopo una brutta influenza stagionale.

In questi 15 giorni ho iniziato a praticare digiuni parziali e a bere acqua, mi spazzolo e faccio il bagno di vapore al mattino e devo dire che i risultati sono sorprendenti. Mi sembra di essere ringiovanito di 5 anni in sole due settimane! Quando mi avvicinai all’ A.C.N.I.N., molti anni fa, ero entusiasta di tutto, poi con il passare del tempo mi sono accomodato, naturalmente per pigrizia, e poi la salute mi ha presentato il conto. Ho ripreso a leggere il giornalino “Vivi con gli agenti naturali” con articoli davvero belli e ben fatti e sempre interessanti. Vorrei fare i complimenti a tutti i relatori e gli autori degli articoli.

Per me l’A.c.n.i.n. è come casa, come un porto sicuro, un luogo dove trovare anime gemelle che mi capiscono perché combattiamo contro questo mondo al contrario. Insomma, quando ne ho bisogno attingo forza ed energia da questo meraviglioso gruppo di igienisti naturalisti e mi auguro che questo nuovo anno sia per me una nuova rinascita con le pratiche della medicina naturale.

Grazie infinite a tutti,  sottolineo tutti quelli che si impegnano per tenere viva questa meravigliosa associazione.

Dino

Buongiorno,

Vi scrivo per dare testimonianza sul caso di mio figlio .

 Sono la madre di un ragazzo di 13 anni, diagnosticato con autismo. 

 Mio figlio Marco è nato perfettamente sano. Dopo le varie vaccinazioni fatte in tenera età, ha avuto una regressione comportamentale e ha perso la capacità di comunicare attraverso il linguaggio fino all’età di 4 ani e mezzo. Dopo, ricominciò a parlare, ma per poco tempo perché ha avuto di nuovo il richiamo dei vaccini e da allora, non parla più. All’epoca non ero ancora a conoscenza dei danni della vaccinazione e sfortunatamente, i veri problemi iniziarono dopo i richiami.

Ebbe tutta una serie di problematiche intestinali, era soggetto a delle infezioni virali, il suo sistema immunitario era praticamente a terra, lo streptococco attaccò il cervello e sviluppò un tipo di malattia rara che fortunatamente, si è risolto con cure naturali. 

Per 2 anni non abbiamo fatto altro che girovagare dai medici che dicevano di “curare” con il protocollo per l’Autismo ma, in realtà, la situazione era molto peggiorata. La situazione era talmente drammatica che mio figlio addirittura, si automutilava. Aveva la sensazione di bruciore sulla pelle e questo gli causò tanto dolore e tanto pianto ma soprattutto, urla di disperazione. Credetemi, è allucinante vedere un bambino così provato fisicamente e che non può esternare i suoi dolori. Le sue grida erano strazianti e tutt’ora mi porto dentro il trauma di quei giorni.

Disperata, ho fatto appello in vari sedi per ricevere aiuto. Poi, un giorno, per nostra fortuna, ci viene incontro un caro amico, Mario Sacco, socio ACNIN da tempo.

Mi consigliò il libro del grande Maestro Manuel Lezaeta. Mi disse di leggerlo per filo e per segno e di non saltare nessuna riga. 

Detto e fatto! Mi sono innamorata della Dottrina Termica! Iniziai fin da subito con le frizioni d’acqua fredda e le fasciature di fango vergine. 

Ho introdotto nella sua/nostra dieta un’alimentazione più naturale possibile con grandi quantità di verdure a foglie verdi. Frutta e verdura in abbondanza, con l’attenzione maggiore alla giusta combinazione degli alimenti. Tutte le cure omeopatiche, gli integratori che gli davo prima…buttai via tutto. 

Ero pronta a ricominciare e a rimediare ai danni fatti. 

Quando abbiamo capito bene come funzionava la disciplina igienistica e la termo-fango-terapia, finalmente, siamo arrivati dal Medico di Roma, il Dott. Ettore Hyeraci esperto nella dottrina termica e iridologia. 

Da subito è entrato in grande sintonia con mio figlio. Dalle sue esaminazioni è risultato che Marco aveva una paralisi della pelle, infiammazione intestinale e l’ingrossamento del fegato. Mi disse che Lui non ha la “cura” per curare mio figlio ma può insegnare a noi come aiutare il corpo a guarire da solo. Dopo un anno, mio figlio sembrava un altro. Non aveva più dolori, mangiava a volontà ogni tipo di frutta, verdura e semi. Iniziava anche a sudare, cosa che lui non ha mai fatto prima. All’inizio, le sue sudorazioni erano giallastre e puzzolenti. La sua pelle non era più di color cadaverico…trasparente, con tutte le venature in vista e ruvida al tatto, come era prima, con i pori tappati. Sul cuoio capelluto si era formato una sorta di crosta che era sfoggiata in forfora e il problema si è risolto con solo tre maschere di fango vergine. Aveva anche una postura storta e grazie alle frizioni d’acqua fredda ha raddrizzato la colonna vertebrale. 

La notte dorme ininterrottamente, cosa che prima era una cosa impossibile. Le sue pupille non sono più dilatate e addirittura, adesso vediamo i suoi occhi marroni con tendenza al giallo-verde. Non ha più micosi ai piedi, non ha più sviluppato infezioni virali. L’influenza ormai non la prende da 3 anni. 

La febbre se c’è, la curiamo con la frizione d’acqua fredda e alla terza frizione la febbre non c’è più. Non gli diamo più Medicinali.

Ha sviluppato un fisico slanciato, con muscolatura tonica, buona andatura e passo svelto. Prima, la sua andatura era storta ed i vari medici che l’hanno visitato, notavano la sua ipotonia. Insomma, i miglioramenti sono stati davvero notevoli. 

Scomparso il dolore fisico, lui è tornato ad essere molto presente, interagendo a gesti con noi. Capisce tutto quello che gli viene detto, si sa orientare benissimo anche fuori casa. Ha cambiato la voce e lo sappiamo dalle sue risate. È capace di vocalizzare perché non ha nessun danno alle corde vocali. Ogni tanto risponde con “sì, no, mamma”.

Probabilmente, mio figlio è l’unico bambino con la diagnosi di Autismo ad essere curato con la Dottrina di Lezaeta in Italia. Tuttavia, resto fiduciosa nella speranza che il linguaggio possa raffiorare! 

Se non ci fosse stato per il mio amico che ha insistito di provarci con la Dottrina Termica, probabilmente, avrei sbattuto la testa in altre delusioni. 

Se non avessi conosciuto il Dott. Hyeraci di Roma, sicuramente, sarei rimasta intrappolata a vita in protocolli che vendono false speranze e mio figlio sarebbe finito sotto psicofarmaci in un Istituto di Ricovero Psichiatrico.

 Perciò, sono qui per esprimere la mia Immensa Gratitudine verso il Dott. Hyeraci che tuttora ricordo con grande affetto e stima.

Cordialmente,

 Ildikó Udvar

Oggi, 21 gennaio 2021, una delegazione di soci A.c.n.i.n., capitanata da Gianfranco Feltrin, socio storico, ha onorato il *100esimo anniversario della nascita* del grande Maestro *LUIGI COSTACURTA*, (1921 – 2021), nel cimitero di Conegliano con una Cerimonia e la deposizione di un mazzo di Fiori.

*LUIGI COSTACURTA*, considerato il Padre della Naturopatia in Italia, è stato un grande uomo di impeccabili doti morali, quali la correttezza, la serietà, l’onestà, l’amore per il prossimo, e l’Umiltà che lo hanno caratterizzato per tutta la sua vita, che ha dedicato all’insegnamento ed alla  divulgazione della Medicina Naturale alla Portata di tutti (secondo i principi di un altro grande Maestro Lezaeta Acharan), cercando in tutti i modi di rendere ciascuno di noi libero e indipendente, attraverso la conoscenza dell’autogestione della salute fisica, mentale e spirituale. 

Allo scopo, insieme ad alcuni ex ammalati guariti grazie ai suoi insegnamenti, ha fondato l’Acnin (1984) per poter aiutare un maggior numero possibile di persone che, attraverso le pratiche igienistiche, avrebbero certamente trovato sollievo. Infaticabile è stato il suo impegno, ma sempre fatto con tanta dedizione perché lui stesso ha avuto grandi benefici applicando le metodiche igienistiche naturali.

Oggi l’A.c.n.i.n. prosegue il percorso tracciato da Costacurta, con l’aiuto dei suoi allievi, in primis Corrado Tanzi, che  insegna e divulga con grande professionalità ed amorevole dedizione, per noi tutti, a 360 gradi; 

Renato Marini, relatore delle serate divulgative e delle attività formative, consulente iridologo, sempre disponibile ad ascoltare i soci. Prepara, inoltre, con cura e competenza, ogni articolo del giornalino trimestrale “Vivi con gli Agenti Naturali”; e poi gli altri suoi allievi come Pino Mascia e Fernando Vincenti.

A tutti loro un grande ringraziamento perché, con il loro operato, l’Acnin può continuare a divulgare e a fare del bene a tantissima gente, onorando così il nostro Maestro.

Un altro ringraziamento doveroso va allo staff interno che e’  il *Direttivo* i cui componenti sono sempre attivi nell’organizzazione delle attività e nella gestione dei soci. Non possiamo nominarli tutti, ma e’ doveroso encomiare Miriam, per la sua costante presenza e nel documentare ogni incontro, creando un importante archivio di conoscenza. Ida Carboniero, colonna portante della sede di Vicenza, da oltre 30 anni si occupa dell’organizzazione amministrativa e culturale, Sandro Boscolo attuale presidente, Daniela Lain segretaria e tanti altri che fanno anche parte del Collegio Contabile.

Che dire ancora?

Siamo soddisfatti che tutto il lavoro fatto dai Grandi Maestri Lezaeta e Costacurta sia ancora ai giorni nostri all’ordine del giorno ed alla portata di tutti e che, fortunatamente, i loro insegnamenti continuano a portare beneficio, soprattutto a coloro che desiderano assecondare l’intelligenza del proprio corpo ascoltando quel dialogo interiore che avvisa per ogni piccola disarmonia che si instaura per delle disattenzioni sia sul piano fisico, mentale e spirituale.

Un suggerimento, da parte mia,  per concludere il ricordo del compleanno di Costacurta, è quello di leggere e rileggere i libri che sia Gigi che Lezaeta hanno scritto, perché sono fonte inesauribile di Amore verso il prossimo, considerate le tantissime ore e l’energia profuse in tanti anni per far arrivare a noi i loro insegnamenti.

Oltre a questi testi, anche i libri di Renato, i quaderni Acnin, le registrazioni delle serate video ed audio, dovrebbero far parte delle nostre letture ed ascolto.

Auguro all’A.c.n.i.n. un buon proseguimento all’insegna dell’armonia, del benessere, e della serenità.

Stesso augurio anche a tutti noi, perché ce lo meritiamo. Viva la VITA, che ci ha dato tanto e che continuerà a donarci.

Con affetto e riconoscenza

Renata Filippi

 

Mi ritrovo a novembre 2022 con mia figlia di 12 anni influenzata, come del resto in molti in questo periodo. Di solito in questi casi la mia preoccupazione non è rivolta alla salute di mia figlia ma a quello che sua madre potrebbe decidersi di fare.
Dunque, sintomi classici con febbre sui 39°C, mamma che decide di dormire insieme a Matilde nel lettone e io di conseguenza in cameretta.

Succede che in piena notte mia moglie mi sveglia dicendomi che nostra figlia si è seduta sul letto e ha iniziato a benedire come fa il prete a messa. Mi dice che praticamente non ha mai dormito ed è stata sempre in agitazione.

“Facciamo una fasciatura fredda sulla pancia” dico io; segue lo sguardo interrogativo di mia moglie mentre mia figlia dice “No no no papà”. Mia moglie mi asseconda, forse il sonno ha aiutato, e io sento mia figlia calda anche nei piedi quindi procedo con la pratica. Ovviamente lo shock a contatto con l’asciugamano freddo accende le proteste ma obbligo a rimanere così. Dopo pochi minuti togliamo il tutto e copriamo velocemente con le copert

e. Cinque minuti e mia figlia dorme.

Al mattino mia moglie mi dice che Matilde ha dormito tutta la notte; ovviamente nessun accenno al fatto che si sia addormentata poco dopo l’applicazione dell’acqua fredda. Ma io riesco a resistere dal non dire cose del tipo “Hai visto!” oppure “Avevo ragione io”. No io sono superiore a questo genere di cose e mi dimostro adulto.


Vado al lavoro e dentro di me cresce la volontà di non esaltare il mio “successo” al rientro la sera. “Anche se loro non ne parleranno io me ne starò zitto!”. Arrivo a casa e mia figlia è in piedi, con pochi sintomi. “L’argomento” non viene toccato, io vado in doccia, “Resisti resisti” mi dico, scendo per la cena e subito mia figlia “Papà quella cosa di questa notte io non la faccio più”.Pochi millesimi di secondo e tutti i miei buoni propositi vanno in fumo; fumo che uscirebbe dalle mie orecchie se fossimo in un cartone animato, in compagnia delle fiamme dalla bocca.

Come non dar ragione a Renato Marini quando in “Psiche Amica” spiega che si deve cercare di controllare le idee non le emozioni. Avrei dovuto dall’inizio non crearmi l’aspettativa della gratificazione (livello difficile) oppure avrei dovuto scaricare la rabbia in un’altra direzione invece che sulle persone (livello medio). Magra la consolazione di non averla soffocata altrimenti si sarebbe scaricata altrove nel mio corpo (livello raso-terra).

Davide Antoniazzi, socio e consulente di primo livello (iridologo)

 

Chiedo venia per la lunghezza dei miei pensieri. Tutto è iniziato dalla visione del video che trovate ai piedi del testo.

Nel 1991 esistevano 28 sezioni A.c.n.i.n., ognuna delle quali aveva un responsabile che organizzava e gestiva gli incontri divulgativi e i seminari di approfondimento. La sezione che contava più soci, circa 1.000, era quella in Brianza gestita da Corrado Tanzi. Non ho la stima esatta ma credo che nei primi dieci, quindici anni, 2.000 o 3.000 soci rinnovassero costantemente la loro iscrizione all’Associazione, motivati da un forte sentimento di gratitudine nei confronti di Luigi Costacurta e di tutti coloro che, dopo aver sperimentato su loro stessi i benefici della medicina naturale, insegnavano agli altri offrendo la possibilità di recuperare la salute perduta.

Mi dispiace non aver vissuto quegli anni perché ascoltando i racconti di chi c’era deve essere stato un periodo bellissimo, di fermento, entusiasmo, voglia di fare e cooperazione. Quando ho conosciuto Corrado Tanzi ho subìto il fascino dell’uomo di principio, che porta nel cuore dolcezza, stima e rispetto verso ciò che è buono e che dedica tutto se stesso per promuovere la verità. Quando ho conosciuto Giuseppe Mascia ho subìto il fascino della sua voce, del suo sguardo e del suo modo di raccontare ciò in cui crede. Da loro esce quell’alone di energia degli uomini saggi. Di Renato sono “innamorata” da quando sono nata. Ho avuto l’immensa fortuna di conoscere e vivere con persone di alto valore, anche mia madre è così, anche se non è attiva nell’associazione ma a cui va molto del merito di come è oggi mio padre. 

Racconto di loro perché tutto ebbe inizio dal nulla e fu mosso unicamente dalla forza che nasce nelle persone quando scoprono qualcosa di vero. E quel nulla può diventare qualcosa di grandioso fuori e dentro di noi. Come? coltivando le virtù e vivendo come persone di principi in cerca della bontà, della verità e della giustizia.

Giustizia che facciamo fatica a comprendere e che tanto ci fa soffrire. Giusto non è sempre ciò che ci fa star bene. Giusto è ciò che è giusto in una determinata situazione, con determinate persone. I risultati del giusto si manifesteranno un giorno imprecisato, per questo è tanto difficile sapere che cosa è giusto. Ma oggi io posso dire che ciò che hanno fatto tutti i soci dell’A.c.n.i.n. dal 1984 ad oggi e soprattutto i consulenti come loro, è stato giusto. 

Con questo introduco il prossimo concetto di questo mio scritto.

 

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La natura ci insegna che esiste un andamento in ogni cosa. C’è un tempo per gioire e un tempo per piangere, un tempo per lavorare e un tempo per riposare, un tempo di crescita, un tempo di stasi e un tempo di decrescita. Sono tutte fasi che si alternano. La vita è possibile grazie all’imperfezione, grazie all’equilibrio e allo squilibrio che attivano il movimento, l’ingegno, la caparbietà e tutti quei sentimenti che mobilitano l’uomo rendendolo creatore, nel suo piccolo, di meraviglie.

Per cui anche l’A.c.n.i.n., essendo un’associazione viva, ha seguito e segue il movimento della vita. 

E così, come è normale che accada in un gruppo numeroso di persone, sono esistiti attriti, idee diverse e incomprensioni e non è stato facile gestire per così tanti anni in modo del tutto volontario i diversi gruppi, ma è stato fatto.

Oggi siamo ancora qui grazie a tutte quelle persone che hanno dedicato il loro tempo libero a fare ciò che gli piaceva e li rendeva felici. Aiutare il prossimo fa parte di quelle azioni che producono sentimenti positivi nella nostra mente. Far parte di un gruppo interessato ad un aspetto della vita è una fortuna perché ci permette di non sentirci soli; di condividere esperienze e di trarre conoscenza da quelle altrui. Condividere ciò che impariamo fa parte di quelle azioni che permettono alla soddisfazione di nascere dentro di noi, e come sappiamo, l’autostima è la base della serenità.

Oggi, esiste solo il gruppo di Vicenza ma è soltanto una delle diverse fasi di vita di qualsiasi attività. La responsabile del gruppo è Ida Carboniero che dal 2008, ma anche da prima, tiene le redini della sede organizzativa. Grazie a lei in tutti questi anni abbiamo sempre avuto un luogo in cui tenere i nostri incontri e abbiamo potuto deliziarci dei suoi dolcetti al cioccolato alla fine dei semestri! Grazie a lei abbiamo fatto conoscere l’A.c.n.i.n. nei diversi quartieri e paesi di provincia. Si è occupata di prendere contatti con i comuni e le associazioni organizzando “serate esterne”. 

L’A.c.n.i.n. era viaggiante e mi piacerebbe tornare ad esserlo per aumentare la sensazione di appartenenza al gruppo.

 

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Oggi abbiamo la possibilità di rivivere il fermento del passato e questo è una fortuna. Dipende solo da noi. Possiamo riaccendere piccoli gruppi di fervore nella società.

E così, sono qui oggi, per dirvi che, secondo me, il periodo di stasi della nostra Associazione sta giungendo al termine e sta per arrivare una nuova onda. 

Da dove arriva questa onda? Come si può creare un’onda di energia in grado di mettere in moto tutta una serie di azioni che ci condurranno a realizzare i nostri obiettivi?

Ciò che io vedo è che la nascita dell’onda è generata da poche persone perseveranti e dedite ad uno scopo e che hanno dentro di loro una carica che si infiamma non appena (e solo quando) incontrano qualcuno come loro. E l’energia che scaturisce da questo incontro è in grado di avviare una spinta che potrà alimentarsi solo se nel suo cammino incontrerà la forza di altre persone accese di quella fiamma che si chiama ardore. 

L’ardore è il mio sentimento preferito perché la parola racchiude moltissimi sentimenti che messi insieme ardono, bruciano e riscaldano il cuore. I sentimenti che mi vengono in mente pronunciando questa parola sono: forza, onestà, lealtà, rispetto, speranza, sogni, concentrazione, lavoro, impegno, allegria, sbadataggine e intuito. 

Tutto questo per dirvi che ho incontrato nel mio cammino una persona che ha acceso nuovamente il mio ardore e voglio presentarvelo. Si chiama Michele Russo e vive a Caravaggio, in provincia di Bergamo e da qualche mese è ufficialmente il primo responsabile del nuovo gruppo di studio della medicina naturale, nel suo paese. Habemus il primo nuovo Capogruppo!

Il gruppo di Caravaggio si incontra ogni mercoledì presso il Centro Anziani in Via Largo Pittoni Cavenaghi, dalle ore 20:30. Chi abita in zona e desidera informazioni può contattarlo al numero 328 024 0700.

Ora potrete guardare un video in cui l’ardore di cui parlo si manifesta in tutto il suo splendore. Grazie Michele per alimentare nuovamente la fiamma della verità e rendere onore a Manuel Lezaeta Acharan, Luigi Costacurta e tutti i consulenti e soci dell’A.c.n.i.n che hanno perseverato e perseverano nella divulgazione.

L’onda sta ricevendo la sua spinta, uniamoci anche noi! I Capigruppo sono le fondamenta dell’A.c.n.i.n. perché loro troveranno o saranno i Consulenti del futuro!