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Principi di base dell’alimentazione naturale per l’uomo

 

Quando si parla di alimentazione si fa quasi sempre un discorso culturale, basato su gusti dei cibi, sulla loro composizione chimica e sul valore calorico quando stanno sul piatto. Raramente si fa un discorso naturale, basato sulla qualità, sulla digeribilità e sulla tossicità dei cibi, una volta che entrano nell’intestino.

Ma la Medicina Naturale Lezaeta-Costacurtiana ha un approccio diverso, peculiare e scientifico (nel vero senso del termine), alla valutazione della qualità degli alimenti. Possiamo dividere questa valutazione in due aspetti:

(A) la qualità degli alimenti
(B) i modi di assunzione dei cibi.

A) La qualità degli alimenti può essere divisa in 3 principi:

    1. grado di tossiemia: ci sono alimenti molto intossicanti, alimenti poco intossicanti e alimenti non intossicanti.
    2. Compatibilità: ci sono combinazioni salutari e combinazioni nocive.
    3. Livello di lavorazione: ci sono lavorazioni molto deleterie, lavorazioni poco deleterie e lavorazioni salutari.

B) I modi di assunzione dei cibi dipendono dalla persona e si possono dividere in 3 principi:

a) grado di salute dell’intestino, da sano a malato.
b) le abitudini alimentari, salutari o deleterie.
c) l’atteggiamento psicologico verso il cibo: facilitante o ostacolante.

Per fare una valutazione scientifica, che tenga conto delle leggi naturali, è necessario tenere in considerazione tutti gli aspetti qui sopra elencati.

 

 

 

Qui di seguito si elencano i punti chiave del concetto trofoterapico il quale nell’alimento vede il farmaco; noi mangiando ci nutriamo e nel contempo ci curiamo. 

Questa è la realtà della nuova dietetica, pilastro base della moderna medicina naturale, la quale vanta gli incomparabili e spettacolari successi ottenuti nella risoluzione dell’ 80% dei casi patologici dichiarati incurabili dalla medicina convenzionale (dal raffreddore al cancro).

Gli agrumi in genere, ossi la frutta acida, si devono consumare solo a digiuno in succo, o meglio ancora allo stato integrale possibilmente e, mai associati ad altra frutta o cibi in genere. Benché si dica che l’agrume facilita la digestione dei grassi, tengo a ricordare che l’acido del limone in special modo, neutralizza l’effetto della saliva la quale contiene la mucina e la ptialina, sostanze indispensabili alla predigestione gastrica dei cibi in genere.

Gli zuccheri si devono mangiare da soli quindi la frutta, il miele, i dolci, ecc. non si devono associare con altri alimenti, pertanto mai consumarli a fine pasto. La frutta si mangi un’ora e mezza prima dei pasti oppure, due o tre ore dopo.

Non si devono mai mangiare due o più proteine assieme, in special modo durante il periodo di cura.

Le proteine di qualsiasi natura devono essere assunte esclusivamente associate a delle insalate miste di verdure ed ortaggi crudi nel periodo di cura. Dopo la cura si possono assumere anche associate a stufati di ortaggi (esclusi i legumi), però, in questo caso, il primo piatto deve essere sempre una insalata mista di verdure crude. A chi non ne può fare a meno, si consigliano tre-quattro fettine di pane integrale tostato oppure grissini integrali. Attenzione però di non mangiarli associato alle patate.

Durante il periodo di cura non si devono mangiare né cereali né legumi di sera. Sono tollerabili dopo il periodo di cura, sempre che a fine pasto si pratichino almeno due ore di sport (non agonistico) o si faccia del lavoro che impegni tutta la struttura muscolare del corpo.

Mai mangiare i formaggi di sera perché indigesti, come non si devono mai mangiare con le insalate di pomodori.

Mai bere quando si mangia, neanche acqua, tutt’al più se lo si desidera o vengono consigliati dei succhi di ortaggi, bisogna ricordare che qualsiasi liquido, mentre si mangia, deve essere assunto con il cucchiaio o centellinato, meglio sarebbe berlo prima come aperitivo.

In tutti i casi, mai bere vino o bevande gasate durante il pasto. 

Quando si mangia, masticare ed insalivare molto. 

Mangiare in stato di tranquillità e serenità d’animo, dimenticando tutti i problemi che ci assillano.

 

Fonte: La nuova dietetica di Luigi Costacurta. Capitolo XIV La trofoterapia. Pag. 381- 383. FB Edizioni ISBN 88-88582-01-0

 

 

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*L’origine di tutte le infermità sta nei disordini digestivi che si generano e mantengono con la febbre dello stomaco e degli intestini dell’infermo. Questo calore anormale si sviluppa in seguito ai continui e prolungati sforzi prodotti da una obbligata elaborazione di alimenti inadeguati nell’apparato digerente. […] Mangiando aranci o altra frutta cruda in qualsiasi quantità e osservando il polso prima e dopo aver ingerito questo alimento, si potrà constatare che non si è prodotta alcuna alterazione apprezzabile nell’attività cardiaca.

Però se facciamo questa osservazione prima e dopo un’abbondante cena o pranzo in cui si abbia ingerito carne, conserve, dolci e liquori, ci richiamerebbe l’attenzione l’aumento delle pulsazioni che, se prima di mangiare erano a 70, a pranzo consumato saranno circa 100 al minuto. È proprio questo che ci rivela l’aumento della temperatura interna del corpo, perché l’attività cardiaca si accelera con il calore. La sensazione di freddo ai piedi e di calore alla testa che accompagna le buone mangiate, ci rivela lo squilibrio termico del corpo, con l’aumento del calore interno per effetto del forzato lavoro dello stomaco e degli intestini. La frutta cruda è l’alimento naturale dell’uomo; lo dimostra la digestione.

 

L’uomo si nutre con quello che digerisce, non con quello che mangia. 

 

*Fonte: La Medicina naturale alla portata di tutti di Manuel Lezaeta Acharan. Capitolo VIII, Infermiamo per squilibrio termico del corpo. Pag. 61-62. FB Edizioni. 26° edizione italiana. Stampato da Litocenter. ISBN 88-88582-00-2

 

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